Prima dell'ammodernamento dell'officina, Hertwig e i colleghi pulivano tutto a mano, eccetto le maschere di protezione respiratoria, che venivano trattate in una lavastoviglie domestica. «Ne caricavamo 18, e la macchina restava in funzione per due ore», ricorda. Ma questa è acqua passata. Ora si lavano circa 2000 maschere di protezione respiratoria all'anno con un trattamento molto più veloce e sicuro, grazie alla tecnologia MEIKO e all'ambiziosa progettazione di Jens Jacobsen, Responsabile delle Vendite «Dispositivi di protezione individuale» alla MEIKO. Dall'ammodernamento è possibile sbrigare tutto durante il regolare orario di lavoro.
Fin da subito nella progettazione sono confluiti i tre cicli di officina per i dispositivi di protezione respiratoria, officina per le manichette antincendio e lavanderia. MEIKO si è voluta concentrare in particolare sulla sicurezza degli addetti alla manutenzione dei dispositivi di protezione respiratoria. L'officina modello è diventata famosa, e da tutta la Germania gli addetti alla manutenzione dei dispositivi di protezione respiratoria arrivano qui per trovare ispirazione.
Con MEIKO abbiamo trovato un processo d'officina per i dispositivi di protezione respiratoria veramente di prim'ordine.
Progettazione sistematica: separazione tra sporco e pulito, ergonomia ed efficienza
L'attrezzatura usata viene imballata in una cassetta e sistemata su un tavolo forato nell'officina per i dispositivi di protezione respiratoria. Al momento dell'apertura eventuali sostanze nocive vengono eliminate da un impianto di aspirazione installato nel pavimento. Nello stesso tempo una barriera d'aria protegge l'addetto alla manutenzione dall'alto. L'aria pulita scende in verticale dal soffitto verso il basso, separando l'attrezzatura contaminata dietro la barriera dall'addetto alla manutenzione che «opera» sull'altro lato come un chirurgo in sala operatoria.
Prelavaggio
La premessa di pianificazione di MEIKO: una netta separazione tra sporco e pulito, l'applicazione di criteri ergonomici e massima efficienza. Ecco perché dopo il tavolo forato segue una TopClean D MEIKO per una prima pulizia dei dispositivi di protezione respiratoria. L'apparecchio permette di eseguire una decontaminazione da sostanze nocive per la salute come ad es. la fuliggine. Quest'ultima è idrofobica, e non si elimina semplicemente sotto l'acqua corrente. La TopClean D funziona con un'elevata pressione dell'acqua ed elimina lo sporco più grossolano dalle maschere, dai supporti per i respiratori ad aria compressa, dalle bombole e anche dalla pneumatica. L'apparecchio tratta quattro respiratori ad aria compressa e 12 maschere di protezione respiratoria per volta. Le maschere vengono applicate su apposite teste e pulite dall'esterno.
Anche l'ergonomia fa la sua parte: la TopClean D è installata in un angolo, in modo che l'addetto alla manutenzione dei dispositivi di protezione respiratoria debba compiere solo una rotazione di 90° quando estrae il cesto. Non è più necessario che si sposti avanti e indietro per sollevarlo.
Pulizia e disinfezione
La tappa successiva: un piano di lavoro in acciaio inox sufficientemente ampio per smontare i respiratori ad aria compressa. Data la grande quantità di oggetti da lavare, al piano di lavoro si aggiunge una TopClean H, una macchina di lavaggio e disinfezione con la cosiddetta capote automatica. Appositi cesti vengono caricati con le maschere di protezione respiratoria e i regolatori di pressione. I cesti con i regolatori di pressione vengono poi «collegati» alla macchina con un aggancio rapido e caricati nella TopClean H. La capote della macchina si abbassa automaticamente e in pochi minuti tutto è lavato e disinfettato, incluso l'interno e l'esterno delle maschere. Dato che è già stato eseguito un prelavaggio con la TopClean D, ora è possibile eseguire il programma più breve (circa 6 minuti). Risparmiando tempo ed energia.
Qui è collegata una zona cuscinetto nell'area pulita, separata da una parete. Attraverso un'apertura nella parete si può spostare facilmente l'attrezzatura per le fasi di asciugatura, rimontaggio, documentazione, imballaggio e stoccaggio. Anche se l'apertura significa aver eliminato la separazione tra area sporca e pulita, nell'area pulita si lavora con una pressione atmosferica maggiore rispetto all'area sporca. Questo permette alla tecnologia di climatizzazione di ridurre le sostanze in sospensione. La trasmissione di particelle nocive per la salute attraverso l'aria si riduce nettamente. Dopo la «zona cuscinetto», nell'area pulita è sistemato un armadio essiccatore. Quest'ultimo è stato posizionato qui da MEIKO dopo aver consultato i massimi esperti igienisti, per garantire la massima sicurezza dei collaboratori.
Processo in due fasi studiato insieme
Anche l'ex comandante dei vigili del fuoco di Offenburg Peter Schwinn ha apprezzato la collaborazione con MEIKO. Insieme hanno sviluppato un processo di officina per i dispositivi di protezione respiratoria di tutto rispetto. Il processo è il risultato di una collaborazione molto aperta e della disponibilità di MEIKO ad occuparsi subito di qualsiasi proposta.
Un aspetto particolarmente innovativo del processo è la suddivisione del lavaggio delle maschere in due fasi:
- il prelavaggio dall'esterno nella TopClean D e
- la disinfezione dall'interno e dall'esterno nella TopClean H, a fronte di un risparmio di tempo e di un'igiene più affidabile.
In passato c'era il rischio che durante il prelavaggio nel lavello d'immersione le particelle nocive, come ad es. le minuscole fibre di amianto, passassero dall'esterno all'interno della maschera e che non venissero eliminate dalla disinfezione insieme a virus e batteri. Di conseguenza, il primo operatore che avesse indossato la maschera le avrebbe inalate. Oggi questo non può più succedere, perché vengono eliminate automaticamente nella TopClean D.
Completa soddisfazione degli addetti alla manutenzione dei dispositivi di protezione respiratoria
Martin Hertwig, responsabile dell'officina per i dispositivi di protezione respiratoria, considera vantaggi assoluti soprattutto la sicurezza sul lavoro, l'ergonomia e la velocità: «Quando ancora eseguivamo la pulizia manuale, non doveva succedere nulla che coinvolgesse i vigili del fuoco del nostro pool mentre l'attrezzatura era da noi», si ricorda. Ma anche il fatto che ora sia lui che i suoi colleghi inalino il minimo possibile di sostanze nocive, è un vantaggio incalcolabile nel lavoro di ogni giorno.
Con la progettazione e l'allestimento dell'officina per i dispositivi di protezione respiratoria di Offenburg i collaboratori MEIKO hanno realizzato un progetto del cuore, dimostrando l'attenzione per le esigenze dei clienti e la capacità di trovare insieme una soluzione ideale. «Con le nostre macchine svolgiamo lo stesso lavoro in una frazione del tempo impiegato finora, senza causare ulteriore inquinamento chimico e senza intaccare il materiale», spiega soddisfatto Jens Jacobsen. Un aspetto di cui va particolarmente fiero: «Parliamo della massima eliminazione possibile delle sostanze nocive per la salute. Meglio di così non si può».